Encopresi ed enuresi
Disturbi dell’evacuazione delle feci
L’encopresi è caratterizzata dall’emissione involontaria e spesso inconsapevole di feci. È una forma di “incontinenza” che può interessare i piccoli in età scolare, l’età di insorgenza è in genere tra i 6-8 anni.
Possono esser presenti disagi psicologici nel bambino, talvolta transitori, ma che richiedono la collaborazione degli esperti per la risoluzione definitiva del disagio. Solitamente il bambino è molto preoccupato per la sua incontinenza e passa le ore della giornata con l’ansia, il senso di colpa, la paura di essere scoperto e/o accusato.
Anche se più raramente, ci può essere un’apparente indifferenza al sintomo o anche la presenza di comportamenti di dissimulazione o accumulo (può ad esempio nascondere gli slip o conservare le feci); ancor più raramente il sintomo può mostrare un atteggiamento provocatorio (esibizione della biancheria sporca).
Il disturbo si manifesta generalmente nelle ore diurne ed è più frequente nei maschi.
Si può distinguere in primaria quando il bambino non ha mai raggiunto il controllo dello sfintere anale per un periodo sufficientemente lungo (qualche mese) e secondaria quando il bambino ricomincia a perdere le feci dopo aver avuto un periodo di controllo (di qualche mese).
Disturbi dell’evacuazione dell’urina
L’enuresi è la ripetuta emissione di urine, involontaria, o occasionalmente anche intenzionale, che avviene di solito durante il sonno, in bambini di almeno cinque anni di età, in assenza di lesioni all’apparato urinario e di condizioni mediche generali.
Abbiamo due sottotipi:
- enuresi notturna: la più comune, in cui la perdita di urine avviene solo durante il sonno notturno, principalmente durante il primo terzo della notte, solo occasionalmente l’emissione avviene durante il sonno REM, e può accadere che il bambino ricordi un sogno che comportava l’atto di urinare.
- enuresi diurna: la perdita di urina avviene durante il giorno, è più comune nelle femmine che nei maschi, rara dopo i nove anni. Si manifesta più frequentemente nel primo pomeriggio dei giorni di scuola e può essere dovuta a difficoltà ad usare il bagno per ansia sociale o all’eccessivo coinvolgimento nelle attività. Possiamo distingure due forme: la forma primaria quando il bambino, oltre i 4 – 5 anni non ha mai raggiunto il controllo della continenza urinaria e la forma secondaria, quando si sviluppa dopo aver raggiunto e mantenuto, per almeno 5-6 mesi, il controllo della continenza urinaria. L’enuresi secondaria si manifesta più frequentemente tra i cinque e gli otto anni.
Sia l’enuresi che l’encopresi sono disturbi che interferiscono negativamente con un sereno ed equilibrato sviluppo della personalità del bambino. È infatti fondamentale intervenire precocemente per prevenire l’insorgere ed il mantenimento di situazioni di disagio e di ansia. Alla base di tali disagi, infatti possono essere nidificate delle componenti emotive. Sono come segnali che evidenziano momenti di difficoltà psicologica che si esprime attraverso la manifestazione del sintomo.
Spesso infatti è associato ad eventi della vita quotidiana, quali ad esempio la nascita di un fratellino, il cambiamento o l’inserimento della scuola, la separazione dei genitori, un trasloco, un periodo prolungato di ospedalizzazione, la morte di un familiare …
Il trattamento psicologico dei disturbi dell’evacuazione di feci e urina è importante e ha l’obiettivo di individuare ed aiutare il bambino e la famiglia per evitare che determinati atteggiamenti possano aggravare la situazione aumentando l’imbarazzo e il senso di colpa del bambino.