Disturbi dell’alimentazione
L’esperienza alimentare è la prima forma di contatto del neonato con il mondo esterno ed anche una delle prime forme di dipendenza dall’adulto che si prende cura di lui, divenendo uno dei principali organizzatori psichici e relazionali per il suo sviluppo. Il bambino infatti comincia a sperimentare e memorizzare i diversi stati corporei attraverso le sensazioni che sperimenta durante l’alimentazione: la tensione legata alla fame, il rilassamento e il benessere legati alla sazietà.
Le risposte dei genitori, quindi, ai segnali del neonato hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo della capacità di autoregolazione. Alcune difficoltà o disturbi dell’alimentazione che si manifestano nell’infanzia hanno un’evoluzione benigna e sono limitati nel tempo. Anche se solitamente tali difficoltà si risolvono spontaneamente e lo sviluppo riprende il suo corso armonioso, ci sono casi in cui, si può assistere all’emergere di un vero e proprio disturbo alimentare nel bambino.
Sarebbe quindi opportuno individuare l’entità del disagio e l’eventuale significato comunicativo del sintomo, effettuando una consultazione psicologica. Spesso infatti, l’individuazione del disagio ad uno stadio precoce è associata ad una risoluzione sintomatica più rapida.
Se invece tali difficoltà vengono ignorate possono concorrere allo strutturarsi del sintomo in epoche seguenti.