Nanna si fa
Consulenza sul sonno del neonato e del bambino
Tanti sono i fattori che influenzano il sonno: gli avvenimenti quotidiani, lo stile di vita, lo stile relazionale.
Attraverso la consulenza si vanno ad individuare insieme le aree problematiche così da modificare quei comportamenti che vanno ad alimentare le difficoltà di sonno.
La consulenza può essere effettuata di persona o anche online.
Attraverso la consulenza andremo quindi insieme ad individuare le buone abitudini da adottare per favorire il sonno dei vostri cuccioli.
Nei primi 3 mesi è importante ricreare l’ambiente uterino, che è per il piccolo rassicurante e tranquillizzante. Non dimentichiamoci che è appena arrivato/a in questo nuovo mondo, pieno di stimoli che destabilizzano e spaventano. Cercherà infatti il contatto materno, ed è importante sapere che solo soddisfacendolo lo renderemo pian piano autonomo/a!
1. Il vostro cucciolo è unico per questo è importante rispettare i suoi tempi con molta pazienza senza fare paragoni con altri.
2. Aiutate il vostro piccolino/a ad adattarsi al nuovo mondo esterno fino a poco fa era nella pancia di mamma!
Dovete sapere che il suo sonno inizia con una fase leggera per poi passare (dopo circa 20 minuti) in un sonno più profondo; quando quindi lo mettete giù nel suo lettino aspettate sempre 20 minuti da quando sembra essersi addormentato, altrimenti si sveglierà immediatamente.
Mamma, di giorno magari lascia che si addormenti sul tuo corpo così che possa sentire il tuo battito come quando era nella pancia, la notte puoi addormentarlo nel suo lettino o al seno/ biberon.
Un buon modo per farlo sentire protetto e soddisfare il suo bisogno di contatto è l’utilizzo della fascia, aiuterai anche la tua schiena e i tuoi polsi.
3. Dobbiamo aiutarlo a rilassarsi ma come?
- Cogliendo i primi segnali di stanchezza evitando quindi laddove possibile di farlo attendere questo perché in realtà un bimbo stanco fa molta più fatica a rilassarsi e quindi ad addormentarsi.
- Riducendo gli stimoli ed i rumori.
- Inoltre, lo sapevi che il suono “sch, sch” è simile a quello che ascoltava nella pancia? Puoi quindi pronunciarlo quando si lamenta ed è stanco perché può aiutarlo a rilassarsi, è un suono per lui familiare.
- Inoltre impariamo ad utilizzare un rituale per addormentarlo.
4. Cerchiamo di addormentarlo utilizzando diverse modalità
- É bene non cambiare il pannolino di notte a meno che non sia strettamente necessario.
- Allattiamo la notte in dormiveglia.
- È bene fargli sperimentare, di giorno, quando possibile, modalità di addormentamento diverse ad es. cullandolo, cantando una filastrocca o una ninna nanna, ecc.
- Se possibile e riusciamo mettiamolo nel suo lettino contenendolo con dei cuscini da allattamento o fasciandolo, in questo modo li aiutiamo visto che lo spazio vuoto li angoscia e non hanno ancora il controllo del loro corpo e proprio per questo cercano nel contatto contenimento; braccia e gambe se non contenuti si muovono, è il Riflesso di Moro.
- I rituali di addormentamento saranno sempre man mano che cresce più utili, iniziamo quindi sin da subito ad introdurli.
- Crescendo cambieranno i suoi bisogni non dimentichiamo quindi che dobbiamo sempre essere muniti di tanta pazienza e flessibilità quando andiamo a cambiare le modalità di addormentamento.
5. Obiettivo addormentamento semplice e comodo!
- Posizioniamo la culla accanto al nostro letto così da rimetterlo lì appena dopo allattato.
- Se possibile, di giorno, anticipiamo la poppata al seno così da non farlo sempre addormentare al seno.
6. Facciamogli fare esperienza di autonomia rispondendo comunque ai suoi bisogni
- Se rispondiamo ai suoi bisogni non lo stiamo viziando, crescono velocemente e cambiano i bisogni.
- Per non fargli fare esperienze negative è importante abituarlo si gradualmente al proprio letto ma anche riprenderlo appena piange (ogni volta, ma per non più di 3 volte).
- Se percepiamo che non si tratta solo di un lamento rispondiamo al suo pianto sempre.
- Cerchiamo di non intervenire al minimo rumore nel sonno, ma solo se non riesce a riprendere sonno in autonomia.
7. Mamma e il suo tempo
- Se possibile facciamoci aiutare! Se mamma è riposata anche il piccolo sarà maggiormente appagato e quindi più tranquillo.
- Cerchiamo di riposare appena lui o lei fanno il pisolino, ci sono sicuramente mille cose da fare, ma cerchiamo di fare solo il necessario o prioritario perché il nostro sonno è al primo posto; una mamma che non ha dormito è agitata, nervosa e sicuramente meno disponibile per il proprio bimbo, dobbiamo invece rispondere con serenità ai suoi bisogni.
Schema indicativo del fabbisogno medio dei bambino
(É importante tener sempre presente che ogni bambino è unico ed ha le sue particolarità)
Contatti per saperne di più
LA CONSULENZA SUL SONNO con la Dott.ssa A. Tartaglione, Psicologa dello Sviluppo, Psicologa Perinatale esperta sul Sonno dei Neonati e dei Bambini e Psicoterapeuta può aiutarti.
Tutti questi piccoli accorgimenti che mantenuti con costanza contribuiranno a favorire gradualmente un sonno più autonomo e sereno non devono infatti farci pensare che sin da subito dormirà l’intera notte; sono infatti tantissime le variabili che possono influenzare il sonno, come anche il bisogno di contatto, il temperamento, il ritmo sogno veglia che ancora si sta costituendo o altri disturbi fisici come ad esempio la crescita dei dentini.
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