Disturbi d’ansia a attacchi di panico
L’ansia e/o l’attacco di panico possono essere addirittura spaventosi. Si può arrivare a tremare, a sudare freddo, a percepire tachicardia, a non avere il controllo del proprio corpo, fino ad arrivare ad avere paura di morire.
Tutto intorno può risultare irreale e così ci sente senza controllo e con la sensazione di impazzire. Tutti questi sintomi sono comuni a chi soffre di ansia e/o attacchi di panico.
Ci si sente sopraffatti da questo malessere e non si capisce assolutamente cosa sta accadendo.
Nella storia di chi ha attraversato questi momenti solitamente infatti, ci sono anche lunghe attese al pronto soccorso per un controllo soprattutto cardiaco, perché si tende a pensare subito a qualcosa di fisico (ad es. infarto, svenimento..). Questo perché molti dei sintomi dell’attacco di panico si “travestono” da sintomi fisici (come ad esempio i tremori, la tachicardia e il senso di soffocamento), traendo in inganno.
Fare questi controlli o anche andare dal medico generico può essere d’aiuto, ma se non risulta nulla di fisico la soluzione è affrontare la questione con chi si occupa di tali disturbi: lo psicologo-psicoterapeuta. Solo se necessario, e associati sempre ad un percorso terapeutico (in quanto cura), possono essere prescritti da uno psichiatra i farmaci che, ad ogni modo, saranno via via elimitati.
L’ansia e/o l’attacco di panico sono come un campanello d’allarme, prendere semplicemente un farmaco è come staccare la corrente per non sentire il suono del campanello.
Rimane così non risolto e comparirà nuovamente anche sotto altre forme.
E’ importante non attendere troppo tempo per evitare che si radichi sempre più. Per questo è importante se compare già in adolescenza chiedere immediatamente aiuto.
Un percorso psicoterapico aiuta ad affrontare e sostiene nei momenti difficili.
Anche l’utilizzo della tecnica del Gioco della Sabbia, spazio libero, protettivo e contenitivo, dà possibilità di prendere contatto con se stesso, coinvolgendo il corpo nella manipolazione della sabbia, permettendo ai contenuti profondi di emergere senza bisogno di passare attraverso gli schemi intellettivi, che sono spesso di ostacolo in alcuni pazienti o in alcuni momenti, ed in cui le difese particolarmente attive bloccano l’espressività verbale; così i contenuti troppo pregnanti sono praticamente intraducibili attraverso gli schemi usuali: con il SandPlay Therapy possono invece emergere.