Attacchi di panico e disturbi d’ansia

Attacchi di panico e disturbi d’ansia

Ansia e attacchi di panico possono comparire già in adolescenza o ancora prima, con sintomi che si manifestano anche durante l’infanzia.

Riconoscere e individuare subito le spie del disagio nell’adolescente è fondamentale per poter intervenire tempestivamente, aiutando il ragazzo o la ragazza a superare il problema d’ansia prima che questo possa cronicizzarsi e sfociare in un vero e proprio disturbo d’ansia e attacchi di panico.

Ma come riconoscere l’attacco di panico in adolescenza?

Sintomi dell’attacco di panico negli adolescenti

L’attacco di panico è un’esperienza terrificante, caratterizzata da una paura improvvisa e ingestibile che si presenta anche sotto forma di sintomi fisici, sensazioni così intense che chi li sperimenta ha l’impressione di perdere completamente il controllo sul proprio corpo, arrivando a temere di poter morire o impazzire.

Tra i principali sintomi di attacco di panico in un adolescente troviamo:

  • tachicardia,
  • palpitazioni,
  • vertigini,
  • extrasistole,
  • sudorazione improvvisa,
  • tremore,
  • sensazione di soffocamento o asfissia,
  • dolore o sensazione di peso al petto,
  • nausea,
  • paura di morire o di impazzire,
  • brividi o vampate di calore,
  • un rimanere pietrificati dalla paura.

In genere, la crisi di panico ha una durata piuttosto limitata, circoscritta a pochi minuti. Tuttavia, le sensazioni provate sono così forti e perturbanti da avere effetti anche sul lungo termine.

Si innesca, infatti, il timore di un ripetersi di quell’esperienza destabilizzante di puro terrore.

La paura di un nuovo attacco di panico diventa immediatamente forte e dominante, anche a causa del circolo vizioso tipico delle crisi di panico, che prevede che i sintomi fisici – come la tachicardia, il respiro corto o il senso di vertigini – rinforzino quelli psicologici e viceversa, in una spirale negativa apparentemente infinita.

Come funziona il circolo vizioso dell’attacco di panico?

Tutto parte da uno stimolo, che può essere interno (per esempio un senso di vertigine, il battito accelerato etc.) o esterno (una situazione che mette in agitazione il ragazzo come dover sostenere un’interrogazione, conoscere persone nuove etc.) che viene vissuto dall’individuo come minaccioso o pericoloso.

Questo innesca immediatamente una risposta d’ansia, che si manifesta attraverso i classici sintomi.

La persona che soffre di ansia e attacchi di panico interpreta erroneamente questi segnali del proprio corpo, ritenendoli indice di un malore.

Ecco, allora, che i livelli di ansia aumentano, mentre i sintomi si intensificano, sempre di più.

Un esempio pratico?

Immaginiamo un adolescente di nome Luca, un liceale che si sente a disagio quando è al centro dell’attenzione. Una mattina, mentre è seduto al suo banco, il professore lo chiama a sostenere un’interrogazione a sorpresa.

Pur avendo studiato, il ragazzo non si aspettava di dover sostenere una verifica orale e si agita, perché teme di non riuscire a rispondere alle domande.

Avverte il battito del cuore che accelera, il respiro si fa affannoso, sente le mani sudate: il suo corpo sta reagendo auna situazione stressante, entrando in tensione.

Ma lui si preoccupa ancora di più poiché percepisce queste sensazioni corporee come potenziali minacce, come qualcosa di pericoloso.

Ecco che, allora, si irrigidisce ancora di più e l’ansia sale vertiginosamente, mentre nella sua testa cominciano ad affollarsi i pensieri su tutte le possibili conseguenze negative della sua performance durante l’interrogazione. Immagina che farà degli errori sciocchi, che i compagni lo prenderanno in giro e lo ridicolizzeranno, che il professore rimarrà deluso.

Naturalmente, questi pensieri catastrofici non fanno altro che farlo sentire peggio, alimentando la sua ansia.

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Immagine di freepik

Dalla crisi d’ansia al disturbo da attacco di panico: la paura della paura nell’adolescente

L’adolescente che sperimenta una singola crisi d’ansia potrebbe trovarsi presto a sviluppare un disturbo da attacco di panico, spesso alimentato più dalla paura della paura che dalla situazione iniziale che ha innescato la prima crisi.

Spesso, in questa situazione ci si ritrova invischiati in modo del tutto inconsapevole in un tremendo meccanismo che, in molti casi, può determinare la comparsa dell’agorafobia, ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o dove potrebbe essere difficile ricevere aiuto e supporto nel caso si verifichi una crisi di panico inaspettata.

In questa spirale, il timore della paura stessa può alimentare ulteriormente l’ansia, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.

Conseguenze del disturbo da attacco di panico nell’adolescente

L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente in grado di scatenare la crisi di panico diventa, di conseguenza, la modalità più semplice ed immediata per affrontare il problema.

Il ragazzo finisce col diventare schiavo del proprio disagio, incapace di affrontare qualsiasi situazione percepita come potenzialmente pericolosa, al punto da arrivare a costringere i familiari, gli amici e/o i conoscenti a non lasciarlo mai solo, neppure in casa e da indurlo a chiedere di essere accompagnato ovunque, anche in luoghi che prima erano familiari.

Tutto questo è molto frustrante per il ragazzo o la ragazza che soffre di ansia e attacchi di panico poiché percepisce di essere costantemente dipendente dagli altri, di non potercela fare da solo/sola.

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Come aiutare un adolescente con ansia e attacchi di panico

Il disturbo da attacco di panico è il più conosciuto tra i diversi disturbi d’ansia. Generalmente più frequenti nel sesso femminile, i disturbi d’ansia costituiscono le condizioni psicopatologiche più comuni nell’infanzia e nell’adolescenza.

Il disturbo di panico può esordire anche prima dei 15 anni.

Unico mezzo per arginare il problema è riconoscere i campanelli d’allarme in tempo. In questi casi, è di fondamentale importanza lo sguardo attento e vigile dei genitori, capace di cogliere gli indizi spesso sfumati, che sfuggono a un’osservazione superficiale.

Una volta che si sono individuate le spie di disagio in un ragazzo o ragazza adolescente, è opportuno richiedere immediatamente l’intervento di uno specialista psicologo-psicoterapeuta per far fare un’attenta diagnosi.

La diagnosi precoce, infatti, può anche arrestare il decorso di tale problematica ed impedire l’innesco di numerose complicanze, tutt’altro che rare.

Senza un supporto e un adeguato trattamento, gli adolescenti che soffrono di un disturbo d’ansia o di attacchi di panico sono a rischio di depressione, abuso di ansiolitici, alcol e sostanze stupefacenti.

Psicoterapia per adolescenti con ansia e attacchi di panico

Il trattamento più indicato per chi soffre di ansia e attacchi di panico è la psicoterapia, che risulta essere un’adeguata cura anche per gli adolescenti.

È importante intervenire tempestivamente e prendere il disagio il prima possibile in modo da evitare che il problema peggiori e diventi invalidante. Un disturbo d’ansia e attacchi di panico, infatti, può condizionare pesantemente le scelte e la qualità di vita, compromettendo l’adattamento sociale e scolastico del ragazzo.

In alcuni casi, solo se strettamente necessario quando il disagio è già invalidante, ed è presente una spiccata tendenza all’isolamento, si può valutare insieme l’dea di associare alla cura la psicoterapia con un parere dello psichiatra.

Lo sguardo attento dei genitori quindi diventa essenziale.

Risulta di particolare importanza non sottovalutare in bambini e adolescenti quindi l’ansia di separazione:

  • paura del distacco dai genitori o dalle persone care. Questa si manifesta con la preoccupazione per la salute dei familiari e il timore della loro perdita o anche sotto forma di incubi che hanno come oggetto tali pensieri;
  • mal di testa, dolori addominali o nausea che si presentano quando il distacco è in corso o imminente. Tali sintomi fisici possono manifestarsi anche nel momento di dover andare a scuola o a letto;
  • negli adolescenti anche il rapido dimagrimento, la difficoltà nella deglutizione o modificazioni dello stile di vita come l’evitamento di situazioni prima vissute normalmente può nascondere un disturbo da attacchi di panico.

Chiaramente risulta evidente la necessità di una precisa diagnosi fatta dallo specialista.

 

Psicoterapia per ansia e attacchi di panico negli adolescenti – Roma Colli Albani

La dottoressa Antonella Tartaglione, psicologa e psicoterapeuta con studio a Roma, in zona Colli Albani, è esperta nel sostegno psicologico  a pazienti con ansia e attacchi di panico, anche adolescenti.

Per iniziare un percorso di psicoterapia, chiama il  339 808 2473. Dopo un breve colloquio conoscitivo per comprendere la problematica per cui si chiede l’intervento, vedremo insieme le disponibilità di giorni e orari per fissare un appuntamento presso lo studio in via Giuseppe de Leva 23, 00179 Roma, metro Colli Albani.