Attacchi di panico e disturbi d’ansia

Attacchi di panico e disturbi d’ansia

Già in adolescenza o ancor prima a volte possono comparire ansia e attacchi di panico.

La cosa importante è saper riconoscere ed individuare subito le spie del disagio. Si tratta di una paura ingestibile caratterizzata anche da sintomi fisici come tachicardia, palpitazioni, vertigini, extrasistole, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento o asfissia, dolore o sensazione di peso al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore, un rimanere pietrificati dalla paura.

La paura di un nuovo attacco di panico diventa immediatamente forte e dominante, anche a causa del circolo vizioso tipico delle crisi di panico, che prevede che i sintomi fisici rinforzino quelli psicologici e viceversa.

La singola crisi d’ansia sfocia facilmente in un vero e proprio disturbo da attacco di panico, più per paura della paura che altro. Ci si trova, senza esserne consapevoli, rapidamente invischiati in un tremendo meccanismo che spesso si porta dietro la cosiddetta agorafobia, ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto, nel caso di una crisi di panico inaspettata.

L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente in grado di scatenare la crisi di panico diventa, di conseguenza, la modalità più semplice ed immediata per affrontare il problema. Si diviene schiavi del suo disagio, fino ad arrivare a costringere i familiari e/o i conoscenti a non lasciarli mai soli e/o ad accompagnarli ovunque; cosa frustrante per l’essere costantemente dipendenti dagli altri.

Il disturbo da attacco di panico è il più conosciuto tra i diversi disturbi d’ansia, generalmente più frequenti nel sesso femminile e costituiscono le condizioni psicopatologiche più comuni nell’infanzia e nell’adolescenza. Il disturbo di panico può esordire anche prima dei 15 anni.

Unico mezzo per arginare il problema è cogliere in tempo i campanelli d’allarme. Di fondamentale importanza lo sguardo vigile dei genitori, che può cogliere gli indizi spesso sfumati e sfuggenti ad un’osservazione superficiale.

Individuati i campanelli d’allarme del disagio, non rimane che chiedere immediatamente l’intervento di uno specialista psicologo-psicoterapeuta per far fare un’attenta diagnosi. La diagnosi precoce, infatti, può anche arrestare il decorso di tale disagio ed impedire l’innesco di numerose complicanze, tutt’altro che rare.

L’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti, la depressione o ancora un uso eccessivo di ansiolitici possono essere conseguenze a cui gli adolescenti, che soffrono di attacchi di panico senza adeguato trattamento, possono andare incontro.

La psicoterapia risulta essere un’adeguata cura. È importante, infatti, prendere il disagio il prima possibile per evitare che diventi invalidante come quando ad esempio il disturbo condiziona le scelte e la qualità di vita, compromettendo l’adattamento sociale e scolastico del ragazzo. In alcuni casi, solo se strettamente necessario quando il disagio è già invalidante, ed è presente una spiccata tendenza all’isolamento, si può valutare insieme l’dea di associare alla cura la psicoterapia con un parere dello psichiatra.

Lo sguardo attento dei genitori quindi diventa essenziale. Importante non sottovalutare in bambini e adolescenti quindi l’ansia di separazione:

  • paura del distacco dai genitori o dalle persone care. Questa si manifesta con la preoccupazione per la salute dei familiari e il timore della loro perdita o anche tipici incubi che hanno come oggetto tali pensieri;
  • mal di testa, dolori addominali o nausea che si presentano quando il distacco è in corso o imminente. Tali sintomi possono manifestarsi anche nel momento di dover andare a scuola o a letto;
  • negli adolescenti anche il rapido dimagrimento, la difficoltà nella deglutizione o modificazioni dello stile di vita come l’evitamento di situazioni prima vissute normalmente può nascondere un disturbo da attacchi di panico.

Chiaramente risulta evidente la necessità di una precisa diagnosi fatta dallo specialista.